CAPPELLA-DI-SAN-SILVESTROWebBassaLa Stanza del Calendario e la Cappella di San Silvestro

Dal secondo cortile, sulla destra, si accede alla Stanza del Calendario che, come la vicina Cappella di San Silvestro, faceva parte del lussuoso palazzo cardinalizio costruito da Stefano Conti a metà del XIII secolo. L’ambiente è oggi l’anticamera del parlatorio delle Monache agostiniane ma era un parlatorio già molto tempo fa come dimostrano la ruota e le aperture con la grata. La stanza prende il nome dall’affresco con calendario che riveste le pareti (della prima metà XIII secolo). In alto sono raffigurate le personificazioni dei mesi che reggono un rotolo di pergamena su cui era scritto il calendario; al di sotto, una fascia divisa in riquadri raffigurava le attività umane proprie di ogni mese; lo zoccolo era dipinto con finto tendaggio. Dell’affresco si conservano solo pochi lacerti.

Dal lato est della stanza del calendario si accede alla Cappella di S. Silvestro che costituiva l’oratorio del palazzo cardinalizio. Qui si conserva un ciclo pittorico con le Storie di papa Silvestro (314-335). Oltre agli episodi della vita del pontefice, l’affresco narra la famosa Donazione con cui l’imperatore Costantino avrebbe ceduto Roma e altre regioni dell’Occidente al papa: atto su cui si fondava il potere temporale della Chiesa e la superiorità del papa sull’imperatore. Verso la fine del XVI secolo la cappella fu acquistata dall’Università dei Marmorai che risistemarono il presbiterio e lo fecero affrescare con scene del martirio dei santi eponimi, l’Annunciazione e la Crocifissione, opera di Raffaellino da Reggio (ante 1588).